Spirale e Wunderkammer

Mostra “Francesco Borromini e l’universo barocco”
“Francesco Borromini – Opere” (in libro e CD -Rom)

Nel settembre 1999 ricorreva il 400° anniversario della nascita di Francesco Borromini. Il corpus grafico di questo principale fra gli architetti del Barocco, ampio circa 600 fogli e patrimonio della Hofbibliothek di Vienna sin dal XVII secolo, è oggi conservato dalla Graphische Sammlung Albertina. L’ex curatore del dipartimento Architettura dell’Albertina e oggi direttore dell’Istituto Storico Austriaco di Roma ha intrapreso varie iniziative per celebrare l’anniversario con una mostra internazionale dal titolo “Francesco Borromini e l’universo barocco” (Roma e Vienna, dicembre 1999 e aprile 2000). Nell’ambito della mostra, l’opus dell’architetto è stato indagato non soltanto sotto gli aspetti della storia architettonica e dell’analisi stilistica, bensì anche rispetto alla storia culturale, scientifica e sociale del XVII secolo.

Contemporaneamente, è stato sviluppato un ampio programma volto a fare il punto sull’attuale potenziale di ricerca in merito a questo specifico argomento e a predisporre non solo l’edizione di un catalogo scientifico per la mostra bensì un vero e proprio primo indice generale di tutti i disegni autografi borrominiani. È stato così possibile associare al progetto anche la Biblioteca Hertziana (Max-Planck-Intitut, Roma) nonché tutti i principali specialisti internazionali: fra gli altri, G. Bonaccorso e F. Camerota (Università di Venezia), J. Connors (Columbia University, New York), C. L. Frommel (Bibliotheca Hertziana, Roma), E. Kieven (Universität Tübingen), W. Oechslin (ETH, Zürich), P. Portoghesi, A. Sartor e A. Rocca de Amicis (Università di Roma “La Sapienza”), M. Raspe (Technische Universität Trier), A. Scotti (Politecnico di Milano), N. Soldini (Accademia di Architettura, Mendrisio), R. Stalla (Universität München) e H. Thelen (FU Berlin). Il progetto ha visto il supporto finanziario del Bundesministerium für Bildung, Wissenschaft und Kultur, della UE (Progetto “Raffaello”), del Fonds zur Förderung der wissenschaftlichen Forschung, del “Comitato Nazionale per le celebrazioni di Pietro da Cortona, Bernini e Borromini” e di alcuni sponsor privati.

Allo scopo di agevolare l’analisi scientifica e di assicurare un’integrale elaborazione dei materiali di studio è stato predisposto un sistema in grado di garantire un’efficace cooperazione dei numerosi ricercatori sparsi per mezzo mondo. Alla base di questa rete di ricerca è stata posta una banca dati e immagini relativa ai disegni in possesso dell’Albertina, resa disponibile in forma di due CD-Rom. I due dischi non devono intendersi unicamente quali supporto dati, quanto piuttosto come “medium comunicativo” progettuale al servizio di una strategia di ricerca internazionale, nonché come strumento chiave nel quadro di un processo operativo di rilevamento dati organizzato in ogni minimo aspetto. Sia inoltre espressamente rilevato uno specifico ambito applicativo dei dati e delle immagini digitali, importante ai fini del progetto espositivo: le immagini memorizzate sui CD-Rom non sono servite unicamente alla preparazione di catalogo e repertorio; le piante, gli alzati, le sezioni e gli schizzi di dettaglio hanno fornito un'utilissima base per i lavori CAD eseguiti in fase di preparazione mostra. Mediante disegni computerizzati tridimensionali è stato possibile effettuare analisi digitali di spazi e corpi di fabbrica così come ricostruzioni di progetti architettonici o varianti progettuali non realizzati. Tramite le animazioni il visitatore della mostra ha potuto compiere passeggiate virtuali all'interno degli edifici e delle ricostruzioni, sperimentando affascinanti impressioni spaziali. L'architettura di Borromini è così stata resa accessibile anche ai non esperti. Infine, i medesimi disegni computerizzati sono serviti alla realizzazione di numerosi modelli architettonici per la mostra, riproducenti le creazioni borrominiane in scala ridotta (prevalentemente 1:50). Grazie all’impiego di stereolitografie computerizzate (una tecnologia operante con resine artificiali e fasci laser), è stato possibile realizzare tali modelli plastici direttamente dai documenti CAD, con un discreto risparmio economico. Il progetto è stato presentato al pubblico in occasione di numerose iniziative registrando una notevole eco mediatica e una grande attenzione internazionale da parte degli addetti ai lavori.

Curatori del progetto:
HR Univ. Prof. Dr. Richard BÖSEL, Historisches Institut Rom
Dr. Giuseppe BONACCORSO, Historisches Institut Rom (FWF-Projekt)